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giovedì 15 marzo 2012

Vittorio Gassman ..La potenza di un talento indimenticabile


            Oggi vi vorrei parlare di uno dei più grandi, intensi e indimenticabili protagonisti della storia dell’arte recitativa: Vittorio Gassman.
L’attore nacque a Genova nel lontano  1922 da un ingegnere tedesco e dalla toscana Luisa Ambron .
Fin dall’età adolescenziale Gassman crebbe con la profonda passione della recitazione .
Non a caso interruppe gli studi di giurisprudenza per dedicarsi completamente al teatro.
Si iscrisse così all’Accademiadi Arte Drammatica ed esordì nel 1941 nell’opera teatrale “La nemica”, affianco dell’attrice Alda Borelli.
Immediati i consensi da parte di critica e pubblico, grazie anche alla sua grande capacità di calcare il palcoscenico con una straordinaria presenza scenica .
Negli anni a seguire si affermò come uno dei più promettenti e talentuosi giovani attori , lavorando anche con registi affermati come Luchino Visconti , Guido Salvini, Luigi Squarzina .
Nella stagione teatrale 1954-55 divenne anche direttore unico di una compagnia da lui creata .
Intensissimo il repertorio di quegli anni con opere ben note al pubblico tra cui Un tram chiamato desiderio , Amleto, Otello .
Ma Gassman , istrionico e camaleontico, non trascurò neanche  l’attività legata all’allora fenomeno crescente della televisione . Ad esempio , bisogna sottolineare l’incredibile successo ottenuto con la trasmissione  d’intrattenimento Il mattatore, che , tra l’altro, divenne definitivamente il suo soprannome di eccellenza .
Sul finire della seconda guerra mondiale , nel 1946 venne consacrato anche nel firmamento dell’arte cinematografica , interpretando ruoli indimenticabili  come I soliti ingnoti  e La grande guerra e L’armata Brancaleone  di Monicelli , Il sorpasso , I nuovi mostri  , Profumo di donna di Dino Risi , La famiglia di Ettore Scola etc etc….
Definire Gassman un semplice attore pare quasi riduttivo, forse il più grande attore italiano per quanto concerne la versatilità interpretativa che alternava set cinematografici a palcoscenici teatrali con una naturalezza disarmante.
Di natura poliedrica e istrionica, Gassman celava nel suo animo anche una forte sensibilità emotiva.
Più volte , nell’arco della sua esistenza, ammise di soffrire di profonde crisi depressive  ed esistenziali .  Tale disagio interiore, fu anche fonte d’ispirazione di un libro da lui scritto Memorie di un sottoscala .
Pur essendo tendenzialmente ateo , negli ultimi anni della sua vita si riavvicinò alla spiritualità religiosa, non trascurando , però, dubbi e riserve, tipici atteggiamenti di un animo inquieto e tormentato come il suo.
Gassman si spense nel giugno del 2000  a causa di una crisi cardiaca.
La sua immagine sarà sempre legata a quel volto cosi espressivo ed intenso, accompagnato da una voce calda, espressiva , comunicativa, in grado di trasmettere emozioni viscerali e potenti.
Un uomo che ha saputo lasciare un’ eredità di considerevole spessore umano , come solo i grandi uomini riescono a fare.  Indimenticabile.     Gina Margiotta

1 commento:

  1. Grandissimo personaggio : talento indiscusso ed enorme carisma, sapeva passare dalla comicità al dramma con uguale bravura.
    Hai proprio ragione, è indimenticabile...

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